L’Europa fortunatamente coniuga verbi al futuro.

Se il futuro semplice è connesso, infatti, ai principi dell’economia circolare, il futuro anteriore fonderà le sue radici nella commistione tra gli anzidetti principi e l’economia digitale.

Un posto fondamentale, in questo filone, è già occupato dai partiti ambientalisti che, a prescindere dal fenomeno Greta Thunberg, detengono potere per diverse ragioni. I Verdi europei sono alternativi ai sovranismi e alle forze “tradizionali”, sia di destra che di sinistra. Vogliono combattere il cambiamento climatico eliminando il carbone, favorendo l’efficienza energetica e passando all’uso di energie rinnovabili, investire in un’economia verde tramite un Green New Deal, corroborare la trasparenza amministrativa, proteggere il diritto di asilo, incentivare un’Europa femminista e fermare le esportazioni di armi.

Orbene, posto questo cappello introduttivo che ci fa volare in alto e ci fa sganciare dal nostro microcosmo, occorre invece focalizzarsi sul nostro territorio, pensando al nostro giardino. Come è possibile tradurre questi saldi principi nel nostro contesto? Davvero pensiamo che i nostri figli impareranno a prendersi cura di un animale, interdicendo loro, puta caso, il rapporto con questi nelle aree verdi?

Ogni bambino sogna di avere un cane, un gatto, un cavallo, una giraffa in casa. Ogni bambino ha diritto di avere una mamma e un papà che gli spieghi come essere amico di un animale a 4 zampe. Ogni mamma o papà ha il dovere morale e l’obbligo giuridico di rendere edotti i propri figli sull’educazione civica ed il rispetto delle norme di comportamento.

Pensiamo anche alla responsabilità che ricade sui padroni per i danni causati dal comportamento degli animali, come previsto dal codice civile. Molti doveri, inoltre, sono imposti a tutela degli animali stessi, altri per prevenire danni ed altri ancora sono la semplice applicazione di doveri di comportamento civico. Ne passo qualcuno in rassegna.

Il proprietario di un cane, ad esempio, deve:

  • Essere in grado o affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente;
  • utilizzare sempre il guinzaglio ad una misura non superiore a mt 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni;
  • dotare il cane di una museruola, rigida o morbida, in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta delle Autorità competenti;
  • acquistare un cane conoscendo le sue caratteristiche fisiche ed etologiche nonché sulle norme in vigore;
  • avere la certezza che il cane abbia un comportamento consono alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive;
  • raccoglierne le feci (nel caso conduca il cane in ambito urbano), e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse.

Orbene, non pensate che sia più giusto parlare di educazione civica invece che interdire l’accesso alle aree verdi? Può un genitore disinteressarsi nell’impartire queste basilari regole di condotta? Questo è un quesito su cui il Pd Ostuni si sta interrogando, nella logica di voler essere un partito che rappresenti quelle istanze ambientaliste ed animaliste che non devono essere dimenticate, perchè rappresentative di interessi importanti di parte della nostro comunità, composta da famiglie sensibili al rispetto dell’ambiente e degli animali.